lunedì 29 marzo 2021

"OSSERVARE LA LUNA IN UNA NOTTE SENZA LUNA”: PERCHÉ LEGGERE MARION POSCHMANN È BELLISSIMO

 


 
Sbraitiamo alla ricerca di senso, eppure ci sono pensatori che offrono agli esseri umani un sistema pensiero che contiene sia l’analisi del nostro tempo, che la naturale speranza di cui siamo composti. Marion Poschmann è una scrittrice, poetessa, saggista e filosofa che meriterebbe seminari universitari...

Mi ha affascinato per settimane. Cammina nel suo tempo tedesco come in un bosco in cui ricava un giardino giapponese del pensiero. Cosa può conoscere, l’essere umano? Chiede Kant. Cosa deve fare? Cosa può sperare? L’essere umano viene osservato attraverso il tempo, la scienza, i confini geografici, la parola, la storia, la letteratura, la filosofia: come un insetto antico, imprigionato in un frammento ambra.

Sono queste, le “buone opere” bibliche di cui dovremmo farci carico? Indagare la danza di oscurità e luce che caratterizza il progresso umano? Sì, ed è un atto sacro, celebrato da trinità selvatiche.

Il confine che abbiamo tracciato tra cielo, terra, mare e uomo? È troppo netto, e per questo è stato sfumato dal dito dell’uragano Sandy. Del parco divertimenti neoliberista resta una pellicola di petrolio sulle onde, che riflette i lampi restituendoci - per un attimo - il “sentimento del noi”. Cosa si può sperare? Tornare indietro al nostro divino incarico: fare di questa terra un giardino.

Grazie infinite al
Goethe-Institut Neapel
, a
Paola Del Zoppo
, ad
Antonella Cilento
e a la
Lalineascritta
per questa lettura indimenticabile. Spero tanto di vedere tradotti in italiano anche saggi! Perché abbiamo bisogno di guardare la luna, in questa notte senza luna. Che siaccenda anche qui da noi, con pensatori di questo calibro e con questo lavoro di CULTURA, l’entusiasmo e l’amore delle persone per il pensiero umano e per la nostra casa sulla Terra.

La mia piccola videorecensione su:  https://fb.watch/4xI712HBIO/


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