martedì 2 giugno 2020

2Q24 - VITA MITOCONDRIALE DI UNA DONNA MODERNA





<<La penna è invidia, diceva Zia Lydia.
E aveva ragione.
Invidio al Comandante la sua penna.
È un’altra cosa in più che mi piacerebbe rubare>>.

(Margaret Atwood, Il Racconto dell’Ancella)

È uscito in due puntate, il 14 e il 31 maggio, un articolo di giornalismo letterario che ho scritto tra il 2017 e il 2018. È stato ospitato sul sito Oasisana, grazie al sostegno del giornalista e scrittore Maurizio Martucci. È importante per me condividerlo pubblicamente, soprattutto nel contesto dell’informazione monocorde e della “medicina da palcoscenico” a cui stiamo assistendo in questo momento.

È stato scritto da una cittadina e poetessa, prima ancora che da una “paziente”. E sebbene sia avallato da medici e dotato di una solida bibliografia scientifica, il suo contenuto non riguarda i “pazienti”, ma il resto della popolazione. È proprio questo il suo fine, ribellarsi - tramite l'arte - all’esilio e alla censura imposti al tema: inquinamento e salute umana. Ribellarsi alla differenziazione tra sano e malato quando questa è soltanto strumentale; e ribellarsi anche alla negazione di questa differenziazione, quando la negazione è strumentale. Ribellarsi al confinamento nel “punto cieco” della società e dell’informazione, dal momento che il tema è un olocausto che riguarda tutti.

Leggi l'articolo cliccando su:

https://oasisana.com/2020/05/14/vita-mitocondriale-di-una-donna-moderna-parte-1-una-narrazione-sulla-sensibilita-chimica-multipla-mcs/


https://oasisana.com/2020/05/31/vita-mitocondriale-di-una-donna-moderna-parte-2-una-narrazione-sulla-sensibilita-chimica-multipla-mcs-e-le-malattie-ambientali/

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